a Trento
Francesco
Ranzi che nella seconda metà del XIX secolo investigò il
sottosuolo del centro alla ricerca <della pianta antica
della città > elencò 33 torri. Espresse tuttavia il
parere che il loro numero fosse <maggiore >. Inoltre < in moltissimi luoghi > potè
osservare che < le loro murature costruite tutte di
pietra, lavorate regolarmente a stratiformi dallo
scalpellino, e collegate con tenacissimo cemento eguale a
quello adoperato nelle torri >. Molte di esse non sono
più visibili perchè abbattute o incorporate in edifici
civili. Una di queste la si ritrova in fondo a via
Belenzani, inserita nella cortina di case che fiancheggia la
strada, in fondo, in direzione di piazza Duomo. La bella
torre sopravanza di parecchi metri l'organizzazione urbana
di quel settore della città, rappresenta una delle
testimonianze più evidenti dell'essere medievale di Trento
e della conseguente < cerchia feudale > di nobili
urbani.
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E' anonima. E' alta circa 28 metri, quadrangolare,
metri 4.50 x 4.0, costruita con conci quadrati, di calcare
bianco di Trento con angoli bugnati. Il suo coronamento è
stato decapitato in età imprecisata. Per ciò è stata
denominata Torre Mozza, conserva il cordoncino lapideo
sommitale che, forse, stabilisce il coronamento
merlato. L'attuale tetto, coperto di coppi, ha
uno spiovente, che le conferisce un aspetto
tranquillo che la distingue dalle altre, le
< maggiori > dal nome preciso. La
struttura muraria è assegnabile al XIII
secolo, forse il basamento è del secolo
precedente. Il prospetto dell'affusto
presenta, verso via Belenzani, una porta
vetrina quadrangolare a livello stradale e
tre, successive finestre in corrispondenza di
altrettanti piani. Il tronco superiore è
pressocchè privo di aperture. La finestra
più bassa è cinquecentesca. Tra quelle del
secondo e terzo piano, a circa 13 metri di
altezza del piano viabile, ci sono due mensole
di pietra . Nel prospetto nord, al di sopra
della linea dei tetti delle case vicine sono
osservabili inserti di
rifacimenti. |
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Nell'organizzazione dei caseggiati è
delimitato a sud da piazza Duomo, a est da via Belenzani, a
ovest da via Cavour, sembra di poter scorgere un blocco
murato e turrito rappresentativo, così del resto per
l'intero assetto delle strade del centro storico,
dell'urbanistica Medievale. Si sa che in via Belenzani,
contrada d'accesso d'onore alla piazza della comunità
religiosa e civile, sorgevano altre torri. Il sullodato
Ranzi ne ha riconosciute quattro, ivi compresa quella di cui
ha trovato i resti della fondazione nel sottosuolo presso lo
sbocco della via nella piazza.
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