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Trento ed Augustea nel 1500 tra Commerci, Storia ed Arte



  Veduta del Palazzo 

Un palazzo sulla Via Imperiale


" Palazzo del Diavolo": cos' e tradizionalmente chiamato il Palazzo Fugger....... "

"Palazzo del diavolo": così è tradizionalmente conosciuto dagli abitanti di Trento palazzo Fugger, secondo la leggenda che vuole la sua edificazione avvenuta in una sola notte ad opera del maligno. Edificio imponente, conservatosi sufficientemente integro nei suoi fronti principali, anomalo per dimensione rispetto al tessuto edilizio storico, si offre muto quasi rinserrato in se stesso all'angusto ambito urbano circostante attraverso prospettive scorciate soffocate che ne consentono solo visioni parziali, mai di insieme. Pochi hanno avuto la possibilità o la curiosità di violarne il maestoso portale d'ingresso, di aggirarsi nel porticato dalle geometriche simmetrie, di attraversare l'ampia e ariosa corte interna che si affacciava sul percorso originario del fiume. Per molti esso rappresenta un episodio della Trento storica a sé stante, avulso dalla vita della città, un fronte murato quasi impenetrabile che ha forse contribuito ad escluderlo anche dagli interessi di storici e studiosi per un lungo tempo. Il lavoro attento, scrupoloso e appassionato di Adamoli, Gretter e Maurina ha, in primo luogo, il merito di aver proposto la riscoperta e la conoscenza ap­profondita, oltretutto sotto diverse chiavi di lettura e di analisi, di questo tanto monumentale quanto misconosciuto edificio. In secondo luogo gli autori si sono posti, riuscendovi, l'obiettivo di raccontarne la storia ottenendo il lusinghiero risultato di riuscire a conciliare il rigore scientifico con una narrazione di fatti che risultano più affascinanti ed av­vincenti delle stesse leggende tramandate dalla tradizione popolare. Così la storia architettonica del palazzo e della fa­miglia Fugger si intrecciano e si rincorrono dilatando mano a mano lo scena­rio di fondo: dalla piccola ma nobile cittadina acquietata ai bordi dell'Adige si ci ritrova a spaziare tra orizzonti ben più ampi nel cuore stesso dell'Europa. Ma come spesso accade la vita di un manufatto monumentale, unico, travalica le sorti e la saga di una singola famiglia, per nobile e ricca che sia, e diviene il testimone silenzioso di altre vicende umane. Fugger, Galasso, Thun, de Zambelli, de Peisser, proprietari abitatori di questo palazzo diventano, i punti di riferimento per rileggere un ampio brano di Storia una prospettiva particolare che ha come punto di riferimento, come orizzonte costante, palazzo Fugger. L’edificio si svela, vi viene mostrato in tutte le sue complessità e peculiarità, spiegato con competente puntualità anche nei particolari architettonico decorativi attraverso la documentazione storica della sua costruzione. La storia di questo palazzo, di questo testimone di pietra, che si dipana attraverso le vicissitudini di chi lo ha abitato e usato, consente anche di riflettere sul fatto che questa città, punto di passaggi e di incroci ininterrotti, è sempre riuscita, fi­no al recente passato, a ritagliarsi un po­sto sulla ribalta della scena anche internazionale attraverso l'impegno di personalità di indubbio valore civile, sociale e culturale che hanno saputo al contempo imprimere segni indelebili nel contesto edificato...." Un palazzo sulla via Imperiale" ...........

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