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Trento ed Augustea nel 1500 tra Commerci, Storia ed Arte



Tiziano,1548,
Carlo V a cavallo, ritratto commemorativo per la
vittoria di Muhlbergdel 1547
,
Museo del Prado,Madrid 

Un palazzo sulla Via Imperiale


" Palazzo del Diavolo": cos' e tradizionalmente chiamato il Palazzo Fugger....... "


Alcuni splendidi esempi di edifici da lui voluti sono la parrocchiale di Cles, quella di S.Maria Assunta in Civezzano, le chiese di S.Maria Maggiore e del monastero di SS.Trinità in Trento. Per quanto riguarda i castelli, ricordiamo la loggia clesiana del castello di Stenico, il restauro del palazzo di Cavalese, quello di castel Cles, ed in modo particolare la costruzione del Magno Palazzo nel castello del Buonconsiglio. Nell'intento, particolarmente riuscito, di realizzare questo grande progetto innovativo, il Clesio chiamò alla sua corte un gran numero di artisti, anche di buona levatura, come gli architetti Antonio Medaglia, Andrea Crivelli ed Alessio Longhi, i pittori Dossi, Fogolino e Romanino e gli scultori Zaccaria Zacchi e Vincenzo Grandi. Non è quindi difficile immaginare la città di Trento, nei primi decenni del 1500, come un grande cantiere le cui maestranze erano impegnate nei lavori di nuove costruzioni e nel risanamento, restauro ed abbellimento di altre già esistenti. Tali maestranze, provenienti in maggioranza dall'area veneto lombarda, riuscirono, attraverso l'uso di materiali specifici come la pietra e seguendo comuni canoni costruttivi, ad imprimere un carattere di complessiva omogeneità all'intera zona considerata, ancora oggi, il centro storico di Trento. Al termine di tali lavori, durati poco più di un ventennio, il capoluogo trentino fu veramente degno di ospitare l'imperatore Carlo V, una prima volta nel 1530 e, successivamente, nel 1542. Nel 1536, completato anche il Magno Palazzo, Bernardo Clesio invitò all'inaugurazione della sua nuova residenza Ferdinando I con la moglie Anna d'Ungheria. Trascorsi nove anni, la città fu scelta da Papa Paolo III quale sede per il Concilio ecumenico, per la sua posizione geografica alle porte dell'Europa centrale ove la teoria luterana aveva fatto presa. Il Clesio, purtroppo, non fece in tempo a partecipare alla solenne apertura del Concilio, ma fu degnamente sostituito da Cristofora Madruzzo, altro splendido Principe Vescovo del Rinascimento trentino. Quest'ultimo proseguì l'opera del suo predecessore in modo egregio, tanto che Cerbonio Besozzi, nella cronaca delle celebrazioni tenutesi sotto l'imperatore Carlo V a conclusione della dieta di Augusta, così descrisse la città di Trento nel 1548: è la città che " divide I1talia dalla Germania, et verso tramontana è habitata da Germani,
et dalla parte di meggiodì, che è la maggiore è habitata da Italiani; a canto della quale passa il fiume Adice; copiosa di bellissimi palaggi, nobile, abbondante, et hamena " . Trento era anche un centro di commerci, posto in una zona strategica di passaggio obbligato per chi, venendo da Nord, era diretto ai grandi mercati di Napoli, Roma, Firenze, Lucca, Genova, Milano e per chi voleva raggiungere Venezia attraverso la Valsugana. Fu proprio per tali caratteristiche, qui succintamente riportate, che il capoluogo trentino fu scelto dalla potente e cattolica casata dei Fugger, come uno dei suoi luoghi di residenza nella seconda metà del XVI secolo. I Fugger provenivano da Augsburg, l'antica "Augusta Vindelicorum". Città fiorentissima della Svevia, posta sulle rive del fiume Lech, sino dal Medioevo fu uno dei centri commerciali e culturali più importanti tra il Nord Europa, l'Italia e l'Oriente.................

( la storia continua>>>> )

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