a Rovereto ( TN )
LEGGENDE E TRADIZIONI
Il
tesoro del Castello - Un forziere di monete d'oro e di
gioie era stato nascosto dagli antichi castellani già prima
dell'assalto di Venezia. Questa tradizione è molto antica se
già nel 1473 c'era gente che si affannava a scavare tanto
che il podestà Veneto, allora Bartolomeo Vadapesaro,
processò e condannò 4 persone (poi liberate perchè avevano
avuto già nel 1466, la licenza di scavare), ree di aver
rovistato attorno al castello per cercare il tesoro nascosto.
I
passaggi segreti - Gallerie sotterranee che
collegavano il castello con diversissimi punti della vecchia
città; Porta della Scala, palazzo Pretorio, Torre Civica,
Casa Nodari, Chiesa di San Marco, Castello di Lizzana, San
Ilario. La tradizione trova i suoi fondamenti in quel
labirinto di camminamenti e di passaggi sotterranei che
caratterizzano il castello, Comunque almeno due portavano
fuori dal castello, verso Leno e in città; è il cunicolo
detto di: < Tommaso del Murero.
I
cannoni austriaci - Il 4 settembre 1796, le
truppe Repubblicane guidate da Napoleone Buonaparte, presero
il castello, ma prima di abbandonarlo, gli Austriaci,
gettarono nel pozzo d'assedio, i sei cannoni di cui la rocca
era dotata. Invano si cercò di recuperarli, impossibilitato
dalla mancanza d'aria sul fondo di detto pozzo.
Il
castello dalle 100 finestre - Il castello che domina
la città dall'alto della sua rupe, aveva cento finestre e
altrettanto stanze tutto ciò a magnificare la grandezza e
l'imponenza della rocca.
I
gioielli della Contessa - Si racconta che una
contessa tedesca in viaggio verso Roma sostò a Rovereto,
ospite del capitano del castello. D'intesa con costui,
nascose, non si precisano i motivi, i suoi gioielli nel
pozzo Veneziano della corte. Negli anni Venti, il cav.
Giovanni Molfer fece svuotare il pozzo medesimo che fu
trovato colmo di rifiuti (gli Austriaci avevano collocato le
cucine militari nella corte). La cisterna, svuotata, fu
trovata invece semicolma di conchiglie.
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